PORCO PADRE E PORCO FIGLIO
Un porco padre ingordo e un porco figlio ingordo, erano nel bosco e
bestemmiavano ché di ghiande non ne trovavano. –Maledetto questo
bosco: non c’è nulla da mangiare. Bello è dove se ne trovano tante tante
in mucchio. Le ghiande. Così disse il porco padre ingordo. E andarono
via e chissà dove si portarono.
E misero zampe in questo stesso bosco un altro porco padre e un altro
porco figlio.
-Tieni, mangia. Una piccola ghianda. –Disse il porco padre al porco
figlio. Zampettarono ancora…
-Tieni, mangia. Un’altra ghianda. Questa è bella grossa.
Ridisse il porco padre al porco figlio.
- Papà: un’altra ghianda. – E la mangiò il porco padre.
- Papà: un’altra ancora. – E la mangiò il porco figlio.
- Hai visto, porco figlio, che una ghianda quà e un’altra ghianda là si
mangia tutti i giorni e tutti i mesi e tutti gli anni? Ci vuol pazienza in
questo mondo, porco figlio. - Ecco: altre due ghiande porco figlio.
- Ho trovato tre ghiande e una castagna, porco padre.
- Ed io una ghianda e quattro castagne, porco figlio.
- Porco padre! Porco padre! Porco padre! Ho trovato un mucchio di
ghiande e di castagne! Ce ne son tante.!
E pestava con le zampe la terra profumata di ciclamini e di menta e
liquirizia e scostava le foglie con il muso e soffiava e grugniva forte che
era felice. - Hai visto porco figlio? che chi ha pazienza è baciato dalla fortuna? La
fortuna vuol essere cercata. La vita , pur strana, è sempre regolata da… - Porco padre! Porco padre! Guarda, guarda! – Lo interruppe porco
figlio. – Cos’è, cos’è!? Due foglie bianche si son messe
all’improvviso a volare! Che spavento. - – Che stupido che sei porco figlio: non vedi che son farfalle?
- Farfalleee?
- Sono animali come noi , ma piccoli piccoli che volano. Si
chiamano…Non sono altro che insetti con le ali, porco figlio, le
farfalle. - Porco padre, perché noi non voliamo?
- Porco il porco! : ma che dici? Per far volare uno come noi ci
vorrebbero chilometri di ali, porco figlio . - E dov’è che vanno?
- Oltrepassano quei fiori…quei fiori gialli e quegli alberi lì.
- E…E poi e poi, che c’è che c’è oltre quei fiori e quegli alberi lì, porco
padre? - Altri fiori e altri alberi, porco figlio.
- E dopo ancora, porco padre?
- Altri alberi e altri fiori.
- E dopo ancora?
- Ci son le case con dentro gli uomini, porco figlio.
- Chi sono gli uomini, porco padre?
- Chi sonooo? Oddio oddio porco figlio…porco figlio.
E porco padre cominciò a tremare come una foglia secca e a divenir
floscio nelle zampe. - Porco padre, porco padre! che ti prende? Porco padre ! Oddio, oddio
è quasi tutto svenuto. Co-come faccio adesso solo solo nel bosco con
un porco padre malato? - Mi-mi sento male, porco figlio. Mi-ti ho visto e mi son visto
trasformato in chilometri di salsicce e cotechini! Oddio che dolore,
che paura…mi sento il viso un fuoco e impiastricciato di sudore. Aaah,
ho l’esaurimento…quasi nervoso… Ascolta…Una piccola cosa
mi…Bada…Non accettar mai mucchi e mucchi di ghiande dagli
uomini, porco figlio, ché se te le offrono, lo fanno per farti fare grosso
grosso e poi ti mangiano. Chi dà un po’ , rivuole tutto. Così, così
è…così gira il mondo.
Nessuno dà nulla per nulla , porco figlio. Troviamo , troviamo le
ghiande e le castagne! una quà e una là, una là e una quà, però però in
pace e tranquillità.